Da architetto del sistema a sua critica più feroce

1. Introduzione: Chi è Desiree Fixler

1.1 Il Background di una “Banchiera Buona”

Desiree Fixler iniziò la sua carriera nel 1994 come banchiera d’investimento a Wall Street, consapevole fin da subito della cattiva reputazione del settore. Durante il periodo che precedette la crisi finanziaria del 2008, osservò in prima persona gli eccessi che stavano diventando insostenibili.

1.2 La Svolta Ideale e l’Abbraccio dell’ESG

Dopo il crollo del 2008, Fixler cercò una via d’uscita etica dal mondo della finanza tradizionale. Si convinse che si potesse essere una “banchiera perbene” e divenne una delle pioniere dell’ESG (Environmental, Social, and Governance), convinta che il “capitalismo degli stakeholder” potesse davvero curare le ferite della società.

1.3 Pioniera di un Movimento

Grazie a questa scelta precoce, si posizionò come “una delle persone originali in questo movimento” e una degli architetti iniziali del sistema ESG, contribuendo a costruire le fondamenta di un’agenda che avrebbe presto dominato il mondo aziendale.


2. L’Ascesa dell’ESG: Da Idea Nobile a “Marketing Scam”

2.1 Il Contesto Post-2008: Il Bisogno di Rebranding

Secondo Fixler, l’ESG non nacque da un’improvvisa epifania ecologista delle élite di Wall Street, ma come una cinica necessità di sopravvivenza. Dopo la crisi del 2008, istituzioni come Goldman Sachs erano percepite come “calamari vampiri” intenti a soffocare il mondo. Con la furia popolare che montava contro i salvataggi pubblici e i bonus milionari, il sistema aveva bisogno di un “rebranding” massiccio.

2.2 L’ESG come Scudo Reputazionale

L’ESG fornì lo scudo reputazionale perfetto. Abbracciando la “dottrina ESG”, i giganti della finanza ottennero una nuova “licenza per operare”, confondendo deliberatamente i confini tra profitto e politica. Non si trattava di salvare il pianeta, ma di vendere lo stesso prodotto di sempre a un prezzo maggiorato.

2.3 La Truffa di Marketing Rivelata

Come dichiarò la stessa Fixler: “Perché era una truffa di marketing? Perché in quel momento potevi vendere una storia e raddoppiare le tue commissioni. Addebitavamo di più agli investitori e ai consumatori per questo. È stato estremamente redditizio, ma ovviamente a un certo punto il gioco finisce.”

2.4 L’Evoluzione da Opzione a Obbligo

Dal 2020, in seguito a eventi globali come la pandemia e i movimenti di giustizia sociale, l’adesione all’agenda ESG si trasformò da opzione a requisito obbligatorio. L’adozione del modello degli stakeholder divenne la “licenza di operare” per aziende e governi.


3. Il Caso DWS: La Frode Svelata

3.1 Il “Lavoro dei Sogni”

Nel 2020, Fixler ottenne quello che descriveva come il suo “lavoro dei sogni”: Chief Sustainability Officer presso DWS, la società di gestione patrimoniale di Deutsche Bank con circa un trilione di dollari di asset. L’opportunità di applicare i principi ESG si rivelò presto un incubo.

3.2 Le Scoperte Scioccanti

Fixler scoprì una discrepanza materiale tra le dichiarazioni pubbliche e la realtà operativa:

Dichiarazione PubblicaRealtà Interna Documentata
“Oltre 450 miliardi di euro in gestione sono allineati ai criteri ESG.”“La stima interna era di circa 120 miliardi di euro; non esisteva un sistema di tracciamento. Il numero era stato inventato.”
“Utilizziamo sistemi di intelligenza artificiale per la gestione del rischio ESG.”“L’azienda non utilizzava l’IA per questi scopi. I sistemi esistenti erano instabili e documentati come ad alto rischio operativo.”
“Stiamo raggiungendo gli obiettivi di diversità (DEI).”“I numeri venivano ‘truccati’. Il bonus del CEO era legato a questi target, e per raggiungerli arrivò a promuovere formalmente una stagista a suo riporto diretto per alterare le statistiche.”
“Fondi tecnologici etichettati come allineati agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.”“Un investimento in Apple non sta ‘salvando il mondo’. Si trattava di marketing ingannevole.”

3.3 La Gravità del Contesto

La situazione era ancora più grave perché DWS si trovava già in regime di “probation” (libertà vigilata) con il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti per precedenti casi di corruzione e tangenti.


4. Il Whisteblowing e le Ritorsioni Brutali

4.1 Il Confronto Interno

Fixler agì in base al suo mandato di governance (la “G” di ESG). Segnalò le sue preoccupazioni al CEO e al consiglio di amministrazione, chiedendo che la relazione annuale, da lei descritta come “piena di bugie”, non venisse pubblicata. Come lei stessa chiarì: “Non stavo chiedendo all’azienda di investire di più in attività verdi… Era una questione di governo societario.”

4.2 La Reazione del Sistema

La risposta di DWS fu metodica e spietata:

  1. Il Licenziamento: Poche settimane dopo la sua denuncia interna, fu licenziata
  2. La Campagna Diffamatoria: Un articolo coordinato su Bloomberg per screditarne l’etica e le prestazioni
  3. L’Isolamento: Le revocarono il permesso di lavoro in Germania, rendendola di fatto “senza casa” a 49 anni

4.3 Il Dilemma Finale

Messa alle strette e calunniata pubblicamente, Fixler capì che l’unica via d’uscita era combattere il fuoco con il fuoco. La sua unica mossa rimasta era rendere pubblica la verità, non per attaccare, ma per difendere il proprio nome.


5. La Rivincita e le Conseguenze per DWS

5.1 L’Intervento delle Autorità

La decisione di Fixler di raccontare la sua storia al Wall Street Journal trasformò un conflitto aziendale interno in un caso federale di portata internazionale. Entro due giorni dalla pubblicazione, fu contattata dalle massime autorità statunitensi: SEC, FBI e Dipartimento di Giustizia.

5.2 Giustizia Fatta

L’indagine portò a conseguenze devastanti per DWS:

Raid della Polizia: 50 agenti della polizia federale tedesca fecero irruzione presso la sede di Deutsche Bank a Francoforte

Rimozione del Management: Il CEO e altri dirigenti senior furono licenziati

Verdetti di Colpevolezza: Le autorità statunitensi e tedesche emisero un verdetto di colpevolezza per false dichiarazioni ESG

Impatto Finanziario: L’azienda subì una perdita di capitalizzazione di oltre un miliardo di dollari in un giorno (14% del valore azionario)

5.3 La Riabilitazione Completa

La sua rivincita era totale. Come commentò senza mezzi termini: “Non solo io sono stata riabilitata, ma anche quei bugiardi sacchi di merda hanno avuto i loro guai.”


6. Oltre DWS: La Critica del Sistema Complessivo

6.1 Il “Complesso Industriale ESG”

Dopo aver smascherato la frode in DWS, Fixler non fu emarginata ma invitata ai tavoli più importanti del potere globale.

Questa posizione le offrì una prospettiva unica sul funzionamento reale del sistema.

Vide che l’agenda ESG/Davos non mirava a salvare il pianeta, ma era un “complesso industriale multi-trilionario” che alimentava una nuova élite di: – Società di consulenza (es. BCG, PwC) – Studi legali – Fornitori di dati (es. Bloomberg, MSCI) – Agenzie di PR – Lobbisti – Il mondo accademico

6.2 I Dati Economici che Smentiscono la Promessa

Contrariamente alla narrazione dominante, i dati concreti smentiscono la presunta superiorità finanziaria degli investimenti ESG: – Un investimento di 1.000 sterline sull’indice S&P 500 in 5 anni sarebbe cresciuto di oltre l’80% (diventando più di 1.800 sterline) – Lo stesso investimento sull’indice S&P Clean Energy sarebbe diminuito di oltre il 30% (diventando meno di 700 sterline)

6.3 Il Paradosso degli “Stranded Assets” Invertiti

Se inizialmente si definivano “asset incagliati” i combustibili fossili, oggi i veri asset incagliati sono gli investimenti miliardari in tecnologie rinnovabili non redditizie. Le compagnie petrolifere europee (BP, Shell), che hanno investito miliardi in rinnovabili, hanno sottoperformato rispetto alle controparti statunitensi.


7. L’Agenda di Davos: Capitalismo o Socialismo?

7.1 Il Capitalismo degli Stakeholder come “Cavallo di Troia”

La critica più affilata di Fixler punta al cuore del modello di Klaus Schwab: il “capitalismo degli stakeholder”. Quello che viene presentato come un sistema inclusivo è in realtà, secondo la fonte, una forma di socialismo autocratico e clientelare.

7.2 Il “Trilemma” di Schwab

Schwab propone un “Trilemma” in cui si deve scegliere tra Democrazia, Sovranità e Governance Globale. Nel suo modello, la Governance Globale ha sempre la priorità. Spostando il potere dai proprietari (gli azionisti) a una burocrazia opaca di “portatori di interesse”, si elimina ogni responsabilità finanziaria.

7.3 I Tentacoli del WEF

Il World Economic Forum non è una semplice conferenza annuale per miliardari a Davos. È una struttura pervasiva che: – Impiega tra le 800 e le 1.000 persone in Svizzera – Coordina 22 gruppi industriali e 37 “Future Councils” – Ha oltre 140 progetti attivi esercitando un immenso “soft power”

7.4 I Pilastri dell’Agenda WEF

I pilastri di questa WEF Agenda sono chiari: – Net Zero: Politiche energetiche che deindustrializzano l’Occidente a favore di regimi come Cina e Russia – Identità Digitale: Strumenti di monitoraggio capillare – Valute Digitali delle Banche Centrali (CBDC): La fine della privacy finanziaria – Censura: Mascherata da lotta alla “disinformazione”


8. Le Conseguenze Sociali e Economiche

8.1 L’Impatto di Net Zero: Costi Reali e Conseguenze Sociali

Le politiche Net Zero hanno generato conseguenze negative tangibili: – Aumento dei Costi Energetici: La transizione forzata ha causato un’impennata dei prezzi dell’elettricità – Crisi del Costo della Vita: Colpisce in modo sproporzionato le fasce più povere – Declino Economico: La Germania è citata come caso emblematico di declino economico causato da politiche Net Zero aggressive

8.2 La Vulnerabilità dell’Occidente

Secondo Fixler, questa debolezza energetica autoindotta ha reso l’Europa vulnerabile, contribuendo a incoraggiare l’invasione russa dell’Ucraina. Mentre Europa e UK perseguono il “Net Zero” a ogni costo, causando de-industrializzazione e instabilità della rete, potenze come Cina e Russia osservano il declino economico occidentale traendo vantaggio dalle forniture energetiche.

8.3 Il Socialismo Autocratico

L’agenda di Davos, secondo Fixler, riguarda il controllo dall’alto: “Riguarda il controllo delle risorse naturali delle nazioni, della produzione, della distribuzione, della demografia. Si tratta di un controllo sempre maggiore da parte dello Stato. Non abbiamo votato per questo.”


9. Analisi Critica e Lezioni per il Settore

9.1 Tre Vulnerabilità Chiave Emergenti

Dall’analisi del caso emergono tre vulnerabilità critiche:

  1. Il “Greenwashing” come Rischio Materiale: Il caso dimostra che il greenwashing non è un problema di comunicazione, ma una forma di frode finanziaria con conseguenze legali concrete
  2. La Centralità della Governance: Come sottolineato dalla stessa Fixler, il problema non era un fallimento programmatico sull’ambiente (‘E’), ma un crollo della governance (‘G’)
  3. La Pericolosità della Ritorsione: La campagna diffamatoria contro la Fixler si è rivelata un errore strategico catastrofico, amplificando invece di contenere il danno

9.2 Implicazioni per il Settore

Le implicazioni finali per il settore finanziario e della compliance sono chiare:

  1. Necessità di Verifica e Sostanza: Gli investitori devono esigere prove concrete. L’assenza di un “sistema di tracciamento” in DWS è l’emblema della necessità di sistemi robusti
  2. Protezione dei Whistleblower: Il caso sottolinea l’urgenza di rafforzare i meccanismi di protezione per coloro che denunciano illeciti
  3. Responsabilità del Management: La responsabilità ultima per le dichiarazioni pubbliche ricade sul top management

10. Conclusione: Una Lezione di Coraggio e Integrità

10.1 Il Messaggio Finale di Desiree Fixler

Il viaggio di Desiree Fixler è una potente testimonianza di trasformazione. Da idealista della finanza etica a whistleblower che ha smascherato una massiccia corruzione, fino a diventare una delle critiche più lucide di un’agenda globale.

10.2 Le Tre Lezioni Fondamentali

Dalla sua esperienza emergono tre lezioni fondamentali:

  1. L’Integrità ha un Prezzo, ma è un Valore Inestimabile: Difendere ciò che è giusto può costare la carriera, la reputazione e la stabilità economica. Ma il coraggio di dire la verità è una scelta che, alla fine, ripaga.
  2. Pensare con la Propria Testa: È fondamentale mettere in discussione le narrative dominanti, anche quando provengono dalle fonti più autorevoli. Essere scettici e analizzare i fatti è essenziale per non cadere preda di ideologie.
  3. La Verità Conta: La sua storia dimostra che una singola persona, armata di verità e determinazione, può sfidare le istituzioni più potenti del mondo.

10.3 L’Appello alla Nuova Generazione

Fixler avverte che scuole e università stanno indottrinando gli studenti con una sola visione, quella del capitalismo degli stakeholder, bandendo il modello alternativo.

Il suo messaggio finale è una chiamata all’azione intellettuale: in un mondo complesso, la capacità di analizzare entrambe le parti di un dibattito, esigere dati concreti e mettere in discussione le narrazioni dominanti non è solo un esercizio accademico, ma una necessità fondamentale.

10.4 La Sfida Attuale

Mentre la stella di Klaus Schwab inizia a tramontare — tra le recenti rivelazioni del Wall Street Journal su casi di appropriazione indebita e discriminazione interna — la voce di Desiree Fixler rappresenta il ritorno al buon senso. La sfida non è solo economica, ma educativa: quanto siamo disposti a sacrificare in termini di democrazia e benessere per un’agenda che non abbiamo mai scelto e che sembra avvantaggiare solo chi la promuove?


La storia di Desiree Fixler non è un monito sul passato, ma un allarme sul presente. È tempo di squarciare il velo del moralismo di facciata e tornare alla meritocrazia e alla trasparenza.

Lasciate il vostro commento

In voga

Scopri di più da LVOGRUPPO

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continua a leggere