No.
L’autorizzazione all’immissione in commercio (aic), che essa sia rilasciata in maniera centralizzata dall’EMA o solo relativa al territorio nazionale dall’AIFA, è il permesso di VENDERE un prodotto medicinale, il cui commercio sarà dunque legale da quel momento in poi.

Per ottenere una aic, il produttore deve dimostrare di avere effettuato degli studi atti a valutarne la sicurezza e l’efficacia, cioè che apporti un vantaggio terapeutico.
È il caso dei farmaci cd. “da banco”, degli integratori, dei fitoterapici e altri prodotti fra cui i famosi farmaci in classe C.
Una volta ricevuta l’aic, la ditta farmaceutica può proporre all’AIFA di autorizzare la DISTRIBUZIONE del prodotto a spese del sistema sanitario nazionale (SSN).
Dovrà dunque dimostrarne l’utilità per gli scopi di salute pubblica, ovvero che sia giusto pagarlo con i soldi dei contribuenti e contrattare la fornitura a prezzo di costo (chiamato perciò “rimborso”).
L’AIFA, quindi, classifica i farmaci in quello che la legge chiama “fascia” o “classe di rimborsabilità”, ovvero stabilisce SE quel prodotto possa essere “rimborsato” alla ditta farmaceutica a spese nostre.
I farmaci considerati salvavita vengono classificati in fascia A e distribuiti, dietro prescrizione, a carico del SSN.
I farmaci di importante utilità terapeutica in fascia H, anch’essa a carico SSN.
I farmaci che non hanno i requisiti per essere A o H, finiscono in fascia C e il cittadino se li vuole se li paga OLTRE a quelli già pagati con le tasse.
Ad esempio, se vuole tentare una terapia medica contro la caduta dei capelli, non essendo la calvizie una patologia grave, dovrà acquistare tutto a spese proprie.
Per alcuni di quei prodotti sarà necessaria la ricetta e altri saranno magari considerati “da banco”, quindi vendibili senza ricetta.
https://www.fcr.re.it/classificazione-dei-farmaci-ai-fini-della-rimborsabilita
Ecco, non solo i “vaccini” anti-COVID, ma anche i meravigliosi “monoclonali” sono TUTTI in fascia C(nn).
COME L’HANNO FATTA LA CAMPAGNA DI VACCINAZIONE “GRATUITA” (ovvero a spese nostre)??
Spoiler: ci sarebbe stato un metodo legale, ma sappiamo, grazie alle vostre istanze di accesso agli atti, che non l’hanno attuato.
COME LI HANNO ACQUISTATI QUESTI FARMACI?
COME LI HANNO SOMMINISTRATI NELLE STRUTTURE PUBBLICHE, dove esiste un farmacista ospedaliero che ha l’OBBLIGO di verificare i requisiti di ogni richiesta e predisporre la dose per ciascun singolo paziente??
Altro che 648/96! Questi farmaci non potevano neanche arrivarci, in ospedale! … Figuriamoci agli hub, chiese, spiagge, aziende, camper, studi degli MMG o farmacie!!


