Insegnare ai giovani che l’identità sessuale possa essere scelta come un vestito da indossare è un “abuso di potere contro la verità sull’uomo”.

Queste le chiare e forti parole di Mons. Giovanni d’Ercole, vescovo emerito di Ascoli Piceno, secondo cui l’essere maschio o femmina è iscritto nella natura stessa dell’uomo e chi sostenga simili posizioni viene tacciato di oscurantismo medioevale, illiberale o fascista, precludendo ogni dibattito sul punto.
Sua Eccellenza non resta indifferente alle situazioni di sofferenza psicologica dei singoli, da analizzare ed affrontare con rispetto e delicatezza, insieme ad accoglienza e misericordia, mai banalizzando le difficoltà di chi vive la propria omosessualità come dramma interiore, nel rispetto dei valori cristiani e della verità antropologica, posti in pericolo dalla ideologia Gender e LGBT+.
L’ingerenza dello Stato, evidentemente governata dal pensiero globalista che tutto possiede e controlla, dalla politica, alla magistratura ai media, viene imposta ai nostri ragazzi già nella scuola, insegnando loro come la pansessualità sia una grande conquista socio-culturale e di libertà.
Secondo Mons. d’Ercole, vi è una duplice soluzione al problema: da un lato, creare comunità di famiglie ispirate ai valori umani e spirituali, all’interno delle quali i bambini possono crescere in un clima più armonioso e secondo i principi definiti dalla famiglia, nel rispetto della Costituzione repubblicana; dall’altro lato, potenziare e sostenere le scuole parentali, in crescente diffusione e espansione, seppure tra molte difficoltà, che riportino cultura, tradizione, valori umani e fede al centro della formazione dei bambini.
Comunque la si pensi, dobbiamo tornare a sviluppare la capacità critica nelle nuove generazioni, a rischio di omogeneizzazione e di uniformità di pensiero, affinché si valorizzino e rispettino le sensibilità di ciascun individuo, ciascuno con le proprie caratteristiche e diversità, che rendono uniche le persone, come note e strumenti diversi in un’unica orchestra.
Proprio il contrario di ciò che propugna il pensiero satanico globalista, che veicola il transumanesimo per raggiungere il fine dell’omologazione.


