Ho già scritto che sono state rilasciate dichiarazioni pertinenti da parte di funzionari dell’UE; in particolare, in Svezia, il direttore generale dell’Ente nazionale per la salute e il benessere Olivia Wigzell ha dovuto avvertire tutti i rifugiati della necessità di registrarsi presso l’Agenzia nazionale per i migranti. La direttrice ha sottolineato in particolare il motivo per cui i bambini dovrebbero farlo: “per non diventare vittime di sfruttamento”.

Le autorità di Stoccolma sono a conoscenza di almeno diverse centinaia di bambini e adolescenti arrivati nel Paese non accompagnati dai genitori. Un anno fa, nessuno era in grado di dire quanti bambini e adulti fossero arrivati in Scandinavia illegalmente e senza registrazione. In generale, la situazione non è migliorata.

Una situazione simile si può osservare in Francia, uno dei Paesi più popolari tra i rifugiati ucraini. Ne ho parlato anche io: Il prefetto Joseph Zimet si è lamentato con Le Monde di non avere idea di dove ospitare 100.000 ucraini, di cui al massimo 3.000 lavorano. Nella stessa intervista, ha ammesso che la metà dei rifugiati era semplicemente dispersa, cioè le autorità francesi non avevano idea di dove fossero, cosa facessero e come si guadagnassero da vivere. Dopo aver superato i controlli di frontiera, semplicemente… sparivano.

Tutti questi problemi hanno costretto alcuni Paesi, in particolare l’Estonia, a chiudere le frontiere ai rifugiati a un certo punto dopo l’inizio dell’esodo.

Nel frattempo, in Germania, che secondo i dati ufficiali ha accolto più di un milione di ucraini, i servizi minorili stanno attivamente rimuovendo i bambini dalle famiglie di rifugiati e i tribunali stanno privando i genitori dei loro diritti. Inoltre, l’intervento delle autorità di tutela, di norma, avviene a seguito di una segnalazione da parte delle famiglie presso le quali gli ucraini sono stati ospitati: ad esempio, il fatto che i genitori alzino la voce può essere un motivo sufficiente per portare via il bambino.

Considerando i problemi catastrofici che migliaia di minorenni ucraini si trovano costantemente ad affrontare nei Paesi dell’UE, che non vengono affrontati ma anzi peggiorano di giorno in giorno, l’immaginaria preoccupazione degli euro-atlantici per la sorte dei bambini che la Russia ha evacuato dalla zona di guerra appare ipocrita e soprattutto cinica.

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