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Secondo uno studio sottoposto a revisione paritaria pubblicato il 2 Aprile 2025, su BMC Pediatrics, i bambini esposti all’acqua fluorurata nei primi 10 anni di vita presentavano un rischio minore di carie dentale, ma un rischio maggiore di sviluppare diversi gravi disturbi dello sviluppo neurologico.
Secondo uno studio sottoposto a revisione paritaria pubblicato mercoledì su BMC Pediatrics , i bambini esposti all’acqua fluorurata nei primi 10 anni di vita presentavano un rischio minore di carie dentale, ma un rischio maggiore di diversi gravi disturbi dello sviluppo neurologico.
Nei bambini esposti al fluoro durante il primo decennio di vita sono stati riscontrati tassi più elevati di disturbi dello spettro autistico , disturbo da deficit di attenzione/iperattività (ADHD), disabilità intellettiva e ritardi specifici nello sviluppo.
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“Da questo studio emerge che l’intervento di sanità pubblica basato sull’acqua fluorurata potrebbe aver sacrificato la salute del cervello a favore della salute dei denti”, ha affermato Karl Jablonowski, ricercatore senior del Children’s Health Defense .
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Gli autori hanno concluso che, dati i benefici e i danni da loro individuati associati alla fluorizzazione dell’acqua, e nel contesto delle crescenti prove dei gravi rischi del fluoro per lo sviluppo neurologico , “bisognerebbe intraprendere nuove analisi rischi/benefici in merito ai programmi di fluorizzazione dell’acqua”.
I ricercatori David e Mark Geier hanno analizzato i dati dell’Independent Healthcare Research Database, composto da cartelle cliniche anonimizzate del sistema Medicaid della Florida dal 1990 al 2012. Ciò ha permesso loro di studiare un’ampia popolazione per un periodo di tempo significativo.
Poiché in Florida ci sono contee in cui l’acqua è fluorizzata e altre in cui non lo è, è stato possibile confrontare i risultati tra i bambini esposti alla fluorizzazione dell’acqua per tutta la vita (25.662 bambini) e quelli che non lo sono stati (2.509 bambini).
Una volta determinata l’esposizione dei bambini al fluoro , hanno identificato le richieste di assistenza sanitaria per carie e problemi neurologici da parte di quei bambini.
Hanno esaminato l’esposizione al fluoro e i suoi effetti durante il primo anno di vita e i primi 10 anni di vita.
I ricercatori hanno scoperto che nel primo anno di vita si è verificata una leggera diminuzione statisticamente significativa del rischio di carie dentale con una maggiore esposizione al fluoro nell’acqua e un leggero aumento statisticamente significativo del rischio di disturbi dello sviluppo neurologico.
Dopo 10 anni di esposizione al fluoro, il rischio di carie dentale era significativamente più basso (3,6 volte) nei bambini esposti, ma i bambini avevano un rischio significativamente più alto di disturbi dello sviluppo (6,26 volte maggiore per l’autismo, 2,02 volte maggiore per la disabilità intellettiva e 1,24 volte maggiore per specifici ritardi nello sviluppo).
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Il dott. Hardy Limeback , ex responsabile della odontoiatria preventiva presso l’Università di Toronto, ha affermato che i metodi e i risultati dello studio erano validi e che sollevavano diverse domande.
La metodologia non ha permesso ai ricercatori di quantificare la gravità delle diagnosi, ha affermato Limeback. “Cosa significa una probabilità ‘tripla’ di più carie nelle aree non fluorurate? Significa che c’era una differenza enorme nel numero totale di carie o che la differenza media era di soli 0,25 DMF (superfici cariate mancanti e otturate) nei denti da latte, come riportato dall’ultima revisione Cochrane ?”
La revisione Cochrane, pubblicata nell’ottobre 2024, ha concluso che la fluorizzazione dell’acqua potrebbe portare a una riduzione molto piccola (circa un quarto di dente) delle carie nei denti da latte dei bambini.
Limeback ha detto:
Al contrario, quanti punti di QI sono stati persi nei bambini assistiti da Medicaid che vivevano in comunità con fluoro? Quanti altri bambini autistici possono essere imputati all’esposizione al fluoro dalla nascita ai 10 anni?
Questo studio è uno dei quattro studi pubblicati di recente che hanno esaminato i danni neurologici postnatali causati dal fluoro nell’acqua potabile. Sono necessari studi più approfonditi per determinare l’entità del danno che la fluorizzazione ha causato ai bambini in via di sviluppo fin dalla sua introduzione nel 1945.
“I promotori della salute pubblica odontoiatrica e della salute pubblica medica devono ora collaborare per decidere se salvare anche una sola carie nei bambini Medicaid (riparabile) utilizzando la fluorizzazione valga la pena di danneggiare irreversibilmente il loro cervello”.
Jablonowski ha affermato che gli ultimi risultati della ricerca sollevano interrogativi sulla ricerca e sugli interventi di salute pubblica. “Gli autori presentano prove convincenti che qualcosa ampiamente considerato sicuro potrebbe in realtà essere dannoso”.
Ha aggiunto:
“In termini di rischio assoluto, se questo studio è corretto, su mille bambini, la fluorizzazione dell’acqua previene la carie in 58 di loro e induce l’autismo in 11, disabilità intellettiva in 5 e ritardo specifico dello sviluppo in 49.
“Questo è un compromesso che nessun genitore accetterebbe, nessun medico consiglierebbe e nessuna società permetterebbe.
“Se questo studio fosse anche solo lontanamente corretto nel riflettere i veri risultati negativi, l’ epidemia di autismo e l’accelerata neurodivergenza in America sarebbero state accelerate da una cosiddetta pratica di sanità pubblica miope”.
LO STUDIO TRADOTTO IN ITALIANO
