Un articolo di The Vigilant Fox, adattato e tradotto per il pubblico italiano

Non lasciatevi ingannare.

Sul sito ufficiale di Pfizer, nella sezione “I Fatti”, l’azienda afferma di contrastare “disinformazione e fake news”. Tra le FAQ, una domanda recita: “I vaccini a mRNA modificano il DNA?”.
Pfizer risponde con certezza che i vaccini non interagiscono con il DNA. 

Ci si aspetterebbe che il riferimento bibliografico n.9 citi uno studio robusto e rilevante…
Invece, Pfizer ha utilizzato un articolo completamente irrilevante per argomentare la propria posizione.
Il riferimento n.9 rimanda a “SARS-CoV-2 Evolution”,  un lavoro che non ha alcuna attinenza con l’integrazione del  mRNA nel genoma.
Un chiaro tentativo di ingannare il pubblico, nascondendo rischi reali.

Sul sito web ufficiale di Pfizer c’è una pagina intitolata “I fatti”, in cui l’azienda afferma di combattere “la disinformazione e la cattiva informazione”.

Una delle domande frequenti recita: ” Un vaccino a mRNA modifica il DNA? 

Pfizer afferma – senza ombra di dubbio – che le iniezioni di mRNA non interagiscono affatto con il DNA. Quindi, ci si aspetterebbe che la nota n. 9 citasse uno studio solido e pertinente…

Invece, Pfizer è stata sorpresa a citare un articolo su un argomento completamente diverso .
La nota n. 9 fa riferimento a ” The Evolution of SARS-CoV-2 “ , un articolo che NON ha assolutamente NESSUNA attinenza con l’alterazione del DNA o l’interazione con il genoma da parte delle iniezioni di mRNA.

Pfizer sta ingannando attivamente l’opinione pubblica, diffondendo false affermazioni sui suoi vaccini per la terapia genica e travisando palesemente gli studi scientifici per giustificarli.

In realtà, almeno quattro fonti indipendenti suggeriscono che l’mRNA di Pfizer e Moderna potrebbe integrarsi nel genoma umano, contraddicendo le affermazioni secondo cui non vi sarebbe “alcuna interazione” con il DNA.


Prove scientifiche ignorate: almeno quattro studi contraddicono Pfizer

Ecco cosa emerge dalla ricerca indipendente:

  1. Studio 1:
    Ricercatori hanno dimostrato che l’mRNA di Pfizer (BNT162b2) viene trascritto a ritroso in DNA nelle cellule epatiche umane entro sei ore dall’iniezione.
    Fonte.
  2. Studio 2:
    L’mRNA potrebbe integrarsi nel genoma umano attraverso meccanismi come la retrotrasposizione LINE-1, la Polimerasi theta (Polθ) e riparazioni difettose del DNA, con potenziali rischi di cancro, autoimmunità o danni ereditari.
    Fonte.
  3. Studio 3:
    Analisi su tessuti umani hanno rilevato proteine spike, mRNA e sequenze del promotore SV40 anni dopo la somministrazione, suggerendo persistenza a lungo termine e possibile integrazione genomica.
    Fonte.
  4. Studio 4:
    Utilizzando la piattaforma REViSS, è stato osservato un aumento dell’instabilità genomica nei vaccinati, con downregulation di geni oncosoppressori (es. TP53, BRCA1/2) e attivazione di pathways oncogenici.
    Dettagli.

Quando le grandi aziende farmaceutiche saranno finalmente ritenute responsabili per aver ingannato il pubblico inducendolo ad accettare iniezioni genetiche estremamente pericolose?

Nicolas Hulscher, MPH

Epidemiologo e amministratore della Fondazione McCullough

http://www.mcculloughfnd.org

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