Promette di porre fine ai divieti degli account YouTube di migliaia di americani censurati per discorsi politici

Da un comunicato Stampa del sito della Commissione della Camera USA

23 settembre 2025- Comunicato stampa- WASHINGTON, DC – Oggi, grazie alla supervisione del Presidente Jim Jordan (R-OH), Google si impegna a offrire a tutti i creatori precedentemente espulsi da YouTube a causa di violazioni del diritto di parola politico su argomenti come COVID-19 ed elezioni l’opportunità di tornare sulla piattaforma.

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Google ha inoltre ammesso quanto segue alla Commissione Giustizia della Camera: L’amministrazione Biden ha fatto pressione su Google affinché censurasse gli americani e rimuovesse i contenuti che non violavano le norme di YouTube.

La pressione sulla censura esercitata dall’amministrazione Biden è stata “inaccettabile e sbagliata”.

Il dibattito pubblico non dovrebbe mai avvenire a scapito dell’affidamento alle “autorità”.

L’azienda non si avvarrà mai di “fact-checker” di terze parti.

Le leggi europee sulla censura prendono di mira le aziende americane e minacciano la libertà di espressione americana, inclusa la rimozione di “contenuti legali”.

Queste importanti ammissioni arrivano dopo la citazione in giudizio del presidente Jordan a Google e un’indagine durata anni sull’azienda.

LEGGI LA CITAZIONE TRADOTTA IN ITALIANO

La lettera completa di Google

LEGGI LA TRADUZIONE IN ITALIANO DELLA LETTERA DI RISPOSTA DI GOOGLE

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Ecco il punto saliente dell’ammissione di Google:

L’Amministrazione Biden e Alphabet

  1. La pandemia di COVID-19 è stata un momento senza precedenti in cui le piattaforme online hanno dovuto prendere decisioni su come bilanciare al meglio la libertà di espressione con la responsabilità, inclusa la responsabilità in merito alla moderazione di contenuti generati dagli utenti che avrebbero potuto causare danni nel mondo reale.
  2. Alti funzionari dell’Amministrazione Biden, compresi funzionari della Casa Bianca, hanno condotto un’azione di sensibilizzazione ripetuta e costante verso Alphabet e hanno fatto pressione sulla Società riguardo a determinati contenuti generati dagli utenti relativi alla pandemia di COVID-19 che non violavano le sue politiche. Mentre la Società ha continuato a sviluppare e applicare le sue politiche in modo indipendente, i funzionari dell’Amministrazione Biden hanno continuato a fare pressione sulla Società affinché rimuovesse contenuti generati dagli utenti che non erano in violazione.
  3. Mentre le piattaforme online, inclusa Alphabet, affrontavano queste decisioni, i funzionari dell’Amministrazione, compreso il Presidente Biden, hanno creato un’atmosfera politica che cercava di influenzare le azioni delle piattaforme in base alle loro preoccupazioni riguardo alla disinformazione.
  4. È inaccettabile e sbagliato quando un qualsiasi governo, inclusa l’Amministrazione Biden, tenta di dettare le modalità con cui la Società modera i contenuti, e la Società ha costantemente lottato contro tali sforzi sulla base del Primo Emendamento.

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